sicurezza elettrica

Sicurezza elettrica

Ogni anno in Italia si verificano oltre 45 mila incidenti domestici, alcuni anche mortali, causati da problemi all’impianto elettrico. Sono infatti 12 milioni le abitazioni (2/3 del totale di quelle costruite prima del 1990) con impianti elettrici non a norma che, oltre a essere pericolosi per le persone, lo sono anche per i vari dispositivi collegati all’impianto elettrico che potrebbero mal funzionare.

La SICUREZZA DOMESTICA mira alla realizzazione di impianti elettrici sicuri, un obiettivo cui concorrono gli enti che redigono le Norme tecniche, i Parlamenti che emanano le leggi e la la ricerca che studia nuove tecniche e sistemi migliori. L’affidabilità di un impianto elettrico è la sua capacità di non arrecare danno e non nuocere alle persone, alle cose e a se stesso.

Adottando tutte le precauzioni imposte dalla legge  l’elettricità, che è intrinsecamente pericolosa, diventa “sicura”, anche se è importante sottolineare che la  sicurezza assoluta non esiste.

Il RISCHIO deriva da queste situazioni:

Il contatto diretto
Per evitare il contatto diretto esiste la protezioni meccanica che ogni involucro deve avere. La normativa IP è un codice composto da due cifre che ne indica il grado di protezione meccanica e la protezione contro l’accesso di liquidi. Per i contatti diretti esistono anche protezioni attive, ossia dispositivi elettronici che consentono l’erogazione di corrente elettrica solo in presenza di un carico elettrico, e la bloccano quando invece il carico ha una resistenza superiore a quella impostata.

Contatti indiretti
Per evitare i contatti indiretti si usa un apparecchio chiamato interruttore differenziale(detto salvavita) che controlla la differenza tra correnti entranti ed uscenti di un circuito; se esse sono uguali non esiste dispersione, diversamente il circuito è guasto e il dispositivo di sgancio interviene aprendo il circuito mettendolo in sicurezza.

Correnti di sovraccarico
Per le correnti di sovraccarico si utilizzano fusibili o interruttori magnetotermici (per la parte termica), entrambi contraddistinti da una corrente nominale. Sono apparecchi elettrici che hanno la capacità di rilevare correnti troppo elevate che passano nel circuito ed in tal caso interrompono (aprono) il circuito.

Correnti di corto circuito
Si ha cortocircuito quando vengono a contatto due o più conduttori attivi innescando nella linea elettrica interessata una corrente elevatissima data dall’assenza di resistenza.  Per evitare questo problema si usano come protezione i fusibili, gli interruttori magnetici o magnetotermici che intervengono aprendo il circuito.

Sovratensioni
La più tipica è il fulmine, che può comportare danni alle persone ed indirettamente incendi. I sistemi per annullarne gli effetti sono complessi e la loro attivazione dipende anche dalla struttura dela fabbricato che ospita l’abitazione

Manutenzione
La catena delle responsabilità spesso coinvolge anche l’utente finale,  convinto l’impianto elettrico sia sicuro per sempre, trascurando la manutenzione che invece serve proprio a garantire l’efficienza e la sicurezza degli impianti.