Uno degli impianti più importanti in un edificio di civile abitazione è senza dubbio quello elettrico. L’utente che decide di installare un nuovo impianto elettrico oppure di rinnovarlo, potrà chiedere all’installatore che la realizzazione dell’impianto sia di livello 1, 2 o 3, dove il livello 1 individua la configurazione minima che dovrà avere perché possa essere considerato a norma. I livelli superiori aumentano le prestazioni dell’impianto.
In particolare, l’impianto minimo (livello 1) prevede: un numero minimo di punti-prese e punti-luce in funzione della metratura o della tipologia di ogni locale dell’appartamento, il livello 2 prevede un aumento della dotazione e dei componenti, oltre che alcuni servizi ausiliari quali il videocitofono, l’anti-intrusione e il controllo carichi. Il livello 3 oltre a un ulteriore aumento delle dotazioni introduce la domotica che va anche a beneficio del risparmio energetico all’interno dell’abitazione.
L’impianto elettrico è diventato un elemento fondamentale per l’utilizzo degli appartamenti e viene regolato attentamente da precise normative.
La realizzazione dell’impianto elettrico deve avvenire solo a mezzo di ditte regolarmente inscritte alla Camera di Commercio ed ogni intervento, sia pur di minima entità e relativo all’impianto stesso deve essere effettuato esclusivamente da personale abilitato.
Un impianto elettrico domestico è formato da: una rete di cavi elettrici che nel suo cammino dal contatore principale comprende un quadro generale, interruttori magnetotermici, un interruttore differenziale salvavita, prese per l’attacco dei vari elettrodomestici, interruttori semplici o composti per comandare i punti luce, una buona messa a terra di tutto l’impianto compreso le apparecchiature domestiche.
I cavi conduttori elettrici, hanno la sezione di 2,5 mmq quelli relativi alle prese e di 1,5 mmq quelli per le luci e gli interruttori.
I cavi conduttori, in un appartamento sono tre ed esattamente uno per la fase in corrente, uno per il neutro ed uno per la messa a terra.
I colori usati sono: nero (anche rosso, grigio o marrone) per la fase, celeste o blu chiaro per il neutro e giallo/verde per il conduttore della terra.
Tali colori vanno sempre rispettati nell’eseguire i vari collegamenti, non solo per convenzione ma in base alle norme stesse.
Gli impianti elettrici interni, cioè sottotraccia, passano in tubi corrugati con un diametro che varia in base al numero dei cavi conduttori che vi passano.
I collegamenti e i cambi di direzione avvengono in scatole di plastica, di dimensione variabile, da murarsi pure esse a scomparsa e provviste di coperchio.
I collegamenti fra i cavi non vanno effettuati con il nastro isolante, ma bisogna adoperare gli appositi cappellotti.
Prima della posa un tecnico abilitato deve redigere uno dettagliato schema di distribuzione che deve comprendere tutti i vari punti di presa , di interruzione, ecc, ma anche il tracciato dei cavi in ogni vano e da un vano all’altro.